lunedì 7 aprile 2008

Addio Charlton Heston

E' morto Charlton Heston, una delle ultime leggende di Hollywood
Charlton Heston Addio Ben Hur
E' scomparso all'eta' di 84 anni Charlton Heston, l'attore americano entrato nella leggenda con un'interpretazione da Premio Oscar nel colossal "Ben-Hur".

A dar notizia del decesso e' stato un portavoce dell'artista, secondo il quale Heston e' morto ieri con la moglie Lidia al suo fianco.

Vincitore con "Ben-Hur" del Premio Oscar per la migliore interpretazione nel 1959, l'attore lego' il suo nome a un periodo forse irripetibile del cinema hollywoodiano. Negli anni Cinquanta e Sessanta, i colossal degli studios provarono spesso con notevole successo a rappresentare grandi vicende del passato storico e religioso.


Oltre al ruolo in "Ben-Hur", racconto della vita di un nobile coraggioso ai tempi dell'imperatore romano Tiberio, Heston interpreto' personaggi leggendari come Mose', Michelangelo e l'eroe dell'epica spagnola El Cid Campeador.

Nel 2002 rivelo' di essere affetto dal morbo di Alzheimer. "Devo - disse una volta - conciliare in egual misura coraggio e rassegnazione".

Muscolatura poderosa, i tratti del viso regolari e severi, Heston si dimostro' adattissimo nel ruolo dell'eroe del passato. "Ho un volto - scherzava l'attore - che appartiene a un altro secolo".

Per il suo spirito conservatore divenne anche nel 2002 il bersaglio di Michael Moore in 'Bowling for Colombine". Nel 2003 invece il presidente George W. Bush gli diede la Medaglia della Liberta'.

Nato nel 1924 a Evanston, nell'Illinois, Charlton Eston (vero nome John Charlton Carter) ha al suo attivo oltre cento film, cui se ne aggiungono tre da lui diretti: 'All'ombra delle piramidi' (1973) di cui e' stato anche sceneggiatore; 'I predatori delle vene d'oro' (1982) e 'Un uomo per tutte le stagioni" (film tv del 1998).

Divenne famoso con 'I Dieci Comandamenti' (1956) di Cecil De Mille, seguito poi due anni dopo da 'L'Infernale Quinlan' di Welles per arrivare al capolavoro di 'Ben Hur' con cui vinse nel 1959 l'Oscar come miglior attore protagonista.

"So che tutti mi identificano con Ben Hur, ma non e' certo questo il ruolo per cui vorrei passare alla storia", disse a Cannes nel 1997.

Heston interpreto' poi la parte di Michelangelo in 'Il tormento e l'estasi' (1965) e sempre nel filone storico '23 Pugnali per Cesare' e 'All'Ombra delle Piramidi'. L'attore regista, che aveva ricoperto incarichi sindacali come presidente del sindacato degli attori e poi dell'American Film Institute e aveva lottato negli anni '60 per il movimento dei Diritti Civili al fianco di Martin Luther King, nel '98, a sorpresa, divenne il presidente della National Rifle Association, lobby americana delle armi sostenitrice del diritto dei cittadini a difendersi. Carica che mantenne fino al 2003.

Nel 2001 interpreto' il remake 'Il Pianeta delle Scimmie', film che gia' nel '68 e nel '99 lo aveva visto protagonista. Ultimo suo film, 'My Father - Rua Alguem 5555', nel 2004, tratto dal libro dello scrittore tedesco Peter Schneider e diretto da Egidio Eronico, in cui ha interpretato Josef Mengele, il colonnello medico delle SS responsabile dei piu' atroci esperimenti sui bambini nel campo di Auschwitz. Molto successo gli arrivo' anche dalla tv con la serie televisiva Dynasty (1985-1986) e nell'indimenticabile interpretazione di Airport 1975 (1974).

Una delle sue ultime apparizioni fu nel film di Michael Moore 'Bowling for Colombine' con il fucile stretto tra le mani tremanti per l'Alzheimer mentre fa proclami, recita apologhi e rivendica il suo diritto di possedere quante piu' armi vuole.

Moore nel suo docu-film lo intervisto' anche consegnandogli nella sua casa la foto della bambina uccisa da un coetaneo in una scuola elementare e ricordandogli i morti della Columbine School di Littleton. Ma Heston rispose sempre nello stesso modo: "Il Secondo Emendamento mi da' il diritto di possedere armi". Malgrado l'Alzheimer non era un tipo che si arrendeva, come molti dei suoi personaggi. In una delle ultime interviste rilasciate alcuni anni fa, mostro' con una battuta il suo carattere combattivo e ironico: "Il mondo e' un posto difficile - disse - Nessuno ne esce vivo".

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