giovedì 23 ottobre 2008

Serata a teatro

Finalmente una bella serata...appuntamento con Cris e Sheila in ufficio per le 19...parcheggio la macchina nei d'intorni dell'alfieri...visto che la macchina è nuova lascio un euro al parcheggiatore...ma lo trovo così gentile e simpatico che gliene do un altro (tanto per stare anche più tranquilla) mi incammino vero piazza castello...ma come mio solito mi viene il dubbio "ho chiuso la macchina?" (dannata chiusura centralizzata) e ovviamente torno a controllare...poi parto di "corsa" e arrivo accaldata e affannata in ufficio, ma per fortuna in orario...si chiude e si decide dove andare a cenare...visto che Sheila non è mai stata alla "nostra" pizzeria facciamo il rito di iniziazione anche con lei...

Durante la cena si ride e si scherza...si parla di cinema, musical, teatro, lavoro e Prada...una cena davvero piacevole...dopo di che ci siamo incamminate verso il teatro...c'era tanta gente elegante ci sentivamo un po fuori luogo con il nostro abbigliamento casual...ma poi è arrivata altra gente vestita come noi e la situazione si è invertita...eheheh
Prendiamo posto e dopo poco si spengono le luci in "sala" e si accendono sulla scena...all'inizio per un po il mio sguardo è rimasto fisso su un particolare della scena...un uomo sdraiato su un letto...ero incerta se chiedere a Cris se lo vedeva anche lei perchè mi sembrava di vedere mio papà (che è mancato due anni fa)stavo per mettermi a piangere, ma poi ho visto che ogni tanto l'altro attore ovvero Michele Di Mauro (di cui sono diventata una sua fan)...ogni tanto si voltava verso il letto...
Lo spettacolo è stato magnifico...due persone che vivono in modo diverso la perdita di Matilde una persona per loro cara...pensano al passato, alla loro vita passata e dei ricordi con Matilde che inizialmente la fanno apparire una donna semplice e senza capacità...il tutto passando da momenti di esilaranti risate a momenti di riflessione fino alla commozione...ho rivissuto la situazione che si è creata in casa dopo la morte di mio padre...questo spettacolo tocca nel cuore...nel pezzo finale dove entrambi gli uomini finalmente riescono ad estraniare il loro dolore e quanto sentono la mancanza di Matilde e di che persona magnifica, sensibile fosse...a fine spettacolo grandi applausi...i due attori sono tornati almeno cinque volte sul "palco" a prendersi i loro meritatissimi applausi...
Dopo siamo uscite e ovviamente abbiamo iniziato a parlare dello spettacolo e delle nostre sensazioni...siamo andate su via Po ad aspettare con Sheila il suo ragazzo...io e Cris ci siamo fatte una passeggiata in Turin by night (è Torino di notte è assolutamente splendida)per raggiungere la macchina...inserita Ingrid (il mio navigatore)ho riaccompagnato Cris a casa...una serata veramente super e spero di poterne organizzare tante altre...
Ragazze grazie per questa serata...
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L'apparenza inganna
Essere o non essere vecchi. Qualcuno lo sembra, ma non lo è. Qualcuno lo è, ma non lo sembra. Eccesso di solitudine. Stravaganza dello spirito. Stanchezza di esistere. Passione. Nostalgia. Due uomini legati da un vincolo familiare vivono la morte di una donna comune. Riempiono ed elaborano un lutto. Danno sembianze ai fantasmi del tempo e disegnano una varietà di intrighi che l’età suggerisce. Vanno avanti e indietro negli anni, arrogandosi i diritti della vecchiaia e i doveri della gioventù. Soliloquio e crudeltà, arresa e arroganza, cattiveria e vacuità, morale e pregiudizi, disamore e sproloquio. L’apparenza inganna si muove tra una ferrea disciplina del linguaggio e una collaudata aritmicità del senso compiuto. Ci mette di fronte alla possibilità di essere o non essere a prescindere dall’età. Ci indica la finzione come unica alternativa credibile. Come vita parallela. Come luogo in cui vita e morte sono intercambiabili.
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