venerdì 29 aprile 2011

Un viaggio chiamato vita

Questo è il quarto libro che leggo di questa scrittrice...certo me ne mancano ancora tanti (che ovviamente fanno parte della mia collezione di libri), ma al momento posso dire che Banana Yoshimoto è la mia scrittrice contemporanea preferita; mi piace il suo modo di scrivere e il modo "filosofico" con cui tratta gli argomenti dei suoi libri.
In "un viaggio chiamato vita" BY narra alcuni aneddoti della sua vita, decisamente diverso dagli altri scritti da lei in cui narra un racconto con personaggi e storie inventate...con questo libro ti permette di "conoscerla" meglio, visto così potrebbero sembrare dei ricordi buttati così alla rinfusa dentro un libro, ma forse è proprio questo che mi è piaciuto, come se non fosse un lavoro pianificato, come se fosse un taccuino in cui BY ha scritto tutto ciò che le veniva in mente, senza un ordine preciso. Leggendolo mi è quasi venuta la voglia di fare una cosa simile...ogni volta che mi ricordo qualcosa della mia vita scriverlo per non dimenticarlo mai...peccato che non sappia scrivere bene.



Un viaggio chiamato vita
Banana Yoshimoto
La vita è un viaggio, e come tutti i viaggi si compone di ricordi. In questo libro, Banana Yoshimoto raccoglie preziosi frammenti di memoria e ci porta con sé, lontano nel tempo e nel mondo. Dalle emozioni del primo amore alla scoperta della maternità, dalle piramidi egiziane alla Tokyo degli anni settanta. Con la consueta leggerezza della sua scrittura, ricostruisce le emozioni dell'esistenza a partire da un profumo, da un sapore, da un effetto di luce o dal rumore della pioggia e del vento.
È così che una pianta di rosmarino ci trasporta da un minuscolo appartamento di Tokyo al tramonto luccicante della Sicilia, e che un contenitore pieno di alghe diventa l'occasione per esplorare il dolore della perdita.
I pensieri in libertà di Banana Yoshimoto ci accompagnano fino al centro del suo mondo letterario e lungo il nostro personale "viaggio della vita", fatto di promesse e di incontri, di stupore e di meraviglia, di malinconia e di sofferenza.
Dalle pagine di questo libro, l'autrice ci invita a riappropriarci del nostro tempo e a non perdere mai la fiducia negli altri esseri umani, perché quello che rimane, al termine del più difficile dei viaggi, è il riflesso nella nostra memoria di ogni singolo giorno vissuto.


UN-VIAGGIO-CHIAMATO-VITA.jpg
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Prossima lettura : La fine è il mio inizio

2 commenti:

carolemico ha detto...

Hei ma tu spendi un capitale in libri.
Ciao Daniela, buona settimana.

Daniela ha detto...

Ciao Mico...eh si i libri sono una delle tante cose per cui spendo...ma la cultura ha il suo costo :P
basciotti e buona settimana anche a te