giovedì 20 febbraio 2014

Mosse vincenti

Giunge il mio turno per fare preparazione meeting
Argomento : Quali sono per noi le mosse vincenti per ottenere risultati.
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Quando ho saputo l'argomento e soprattutto dopo aver letto l'articolo (discorsi di Daisaku Ikeda, Tokyo 27 maggio 2009 - Mosse Vincenti di Daisaku Ikeda) da cui era stato preso lo spunto, mi sono chiesta se ero la persona giusta per parlare sta sera, visto che è da un lungo periodo che il mio stato vitale è basso, lunedì a preparazione meeting ho espresso il mio dubbio e ciò che ho ricevuto da parte di Giusy, Daniela e Gabriella è stato sostegno e incoraggiamento.
In questi giorni ho continuato a pensare a questa mia sensazione di "inadeguatezza" del momento, due sono le risposte che mi sono arrivate e mi sono data:
I° come diciamo sempre nulla capita per caso, quindi se mi è stato chiesto proprio adesso di fare preparazione meeting e soprattutto mi è capitato questo argomento è perché probabilmente era di questo che avevo bisogno, quel qualcosa che mi doveva far scattare quella molla in me per far alzare il mio stato vitale;
II° se ci allacciamo all'argomento del meeting il fatto di aver accettato questa sfida e per me vi assicuro che è davvero una grande sfida, io che mi sono sempre sottovalutata. Preparare le parole da dire sta sera per me è stato come se avessi dovuto preparare una conferenza stampa, oltre alla difficoltà che ho sempre avuto di tirar fuori ciò che ho nella mente e nel cuore; quindi ripeto che il fatto di aver accettato questa sfida e per il fatto che sto cercando di affrontarla nel miglior modo possibile questa per me è una mossa vincente.
Come mi ha detto Gabriella, per soffrire e stare fermi è meglio soffrire andando avanti e superare.
C'è una frase che molto spesso cerco di ripetermi per darmi forza, fa parte degli scritti di Nichiren da "Felicità in questo mondo":
"Non permettere mai che le avversità della vita ti preoccupino. Dopotutto nessuno può evitare i problemi, nemmeno i santi o i saggi. Semplicemente recita Nam-myoho-renge-kyo [...] Soffri per quel che c'è da soffrire e gioisci per quello che c'è da gioire. Considera entrambe, sofferenza e gioia, come fatti della vita e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo qualunque cosa accada. In questo modo sperimenterai una gioia illimitata derivante dalla Legge. Rafforza la tua fede più che mai."
Non posso ancora dire di aver provato una gioia illimitata, ma una piccola gioia e soprattutto la fierezza nei miei confronti che nonostante tutto non ho mai smesso di praticare, nonostante tutto, nonostante lo stato vitale basso, i mille pensieri, le preoccupazioni e i problemi non ho mai mollato, avrei potuto arrendermi, ma non l'ho fatto e questa è una mossa vincente per ottenere risultati per la mia rivoluzione umana, cambiare/migliorare come persona non solo verso le altre persone, ma soprattutto verso me stessa, in passato mi sono mancata troppo di rispetto e "maltrattata".
C'è una frase nell'articolo che mi ha colpita :
"Vi prego di impegnarvi a fondo accantonando ogni paura e di realizzare successi tali da stupire tutti"
Quello che ho pensato subito dopo averla letta è stato "E di stupire anche me stessa", dimostrare a me stessa e a quella parte di me "la mente che mente" che ce la posso fare e che ce l'ho fatta.
Lunedì dopo tutti gli inconraggiamenti e dopo aver a lungo discusso dell'articolo e delle mosse vincenti mi è stato chiesto quale fosse il mio pensiero in quel momento, se era come  prima o se c'era stato qualche cambiamento, dico ciò che ho risposto quella sera:
Più fede nel Gohonzon...più fede in me stessa...questa è la mossa vincente.

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